lunedì 19 febbraio 2018

16-17-18 Marzo a Segrate si festeggiano l'IRLANDA e SAN PATRIZIO! Birra & Carne per tutti


COMUNICATO STAMPA
16-17-18 MARZO 2018
1a FESTA di SAN PATRIZIO di Segrate (MI)
Birra Irlandese, Bollito e Torta di Mele

Per ricordare il 1582° anniversario del passaggio di San Patrizio a Segrate nell’anno domini 436, proprio presso la locanda dove ora sorge il Circolino (una affascinante storia riscoperta dal noto filologo segratese Angelo Vivio traducendo un raro manoscritto ritrovato in una cassapanca del coro della cattedrale di Dublino alcuni anni fa di cui riportiamo la traduzione in coda al Comunicato Stampa), abbiamo deciso di unirci alle genti d’Irlanda per festeggiare.

3 giorni di Birra (O'hara, Oyster, Guinness, Dublin Red) spillata nel metodo tradizionale dell'isola verde, carne alla griglia, bollito e stinco di maiale, torta di mele per portare a Segrate un pezzo di Irlanda per 3 giorni! La prima Festa all'aperto del 2018, per scacciare il freddo e dare il benvenuto alla primavera!

Chiudi gli occhi ed immagina di poter varcare un cancello in provincia di Milano ed essere trasportato all'istante in Irlanda durante la famosissima Festa di San Patrizio.
Immagina di poter vedere ragazze e ragazzi vestiti con i costumi tradizionali, tavolacci e panche di legno ovunque, bicchieroni da litro di Birra irlandese tipica, il profumo del caratteristico bollito che s'alza nell'aria, il caldo sapore della torta di mele, tutto verde dappertutto! 
Soltanto un sogno? No, per un intero weekend lungo, quello del 16-17-18 marzo presso il Circolino di Segrate (Via Achille Grandi 28), città alle porte di Milano che ospita una vastissima comunità irlandese, tutto questo sarà una gustosa realtà!
Musica & Balli. Sabato 17 marzo avremo l'onore di ospirtare il concerto del gruppo di Musica Irlandese AILNOK mentre domenica 18 balleremo le danze tradizionali del paese dei trifogli!.
Come raggiungere la Festa di San Patrizio di Segrate in treno e bicicletta
La festa è facilmente raggiungibile dal centro di Milano con il Passante ferroviario della metropolitana (fermata Segrate, direzione Bergamo) o pedalando fuori dal traffico lungo il Naviglio Martesana (su quella che è stata classificata come la 3a più bella pista ciclabile d'Italia) fino a Vimodrone e da lì, con un comodo raccordo ciclabile, si arriva in 10 minuti. 
Come raggiungere la Festa di San Patrizio di Segrate in macchina e dove parcheggiare
Puoi anche arrivare in automobile, ma i piatti della Festa di San Patrizios sono sicuramente più gustosi se li raggiungi in modo... ecologico! Detto questo siamo vicinissimi all'uscita di Segrate della Tangenziale EST milanese, così come dalla BRE-BE-MI. Per parcheggiare: ti consigliamo il parcheggione di Via De Amicis di Segrate (da cui raggiungere la festa attraverso un veloce passaggio pedonale).


Ufficio Stampa: ilcircolino64@gmail.com - 3278989779
La traduzione del prezioso manoscritto

Armagh, a.d. 457


La nebbia è fitta, l’umidità mi entra nelle ossa, la luminosità del crepuscolo rende spettrale il paesaggio. Piccole e deboli lame di luce riescono a trapassare la foschia, tanto da non farmi perdere. I miei compagni di viaggio non si lamentano ma sono stanchi anche loro.

Ripenso alla mia vita, ricca e povera allo stesso tempo, alle persone che ho incontrato, a quello che sono riuscito a fare ed all’immane compito che ancora mi attende. Gli oltre cinquant’anni mi pesano.
Sono in viaggio da due anni, nella terra che mi aspetta, l’Irlanda, troverò tribù in guerra. Le alleanze durano lo spazio di una notte, da un tradimento all’altro, gli O’Feur, contro O’Dafeur, gli chnothan calltainn contro i Cruaidh, Knorr figlio di Kmer che pretende un trono non suo, il legittimo erede è solo un bambino.

Dopo aver predicato per anni nelle mie terre sono stato convocato da Germano, vescovo di Auxerre, che mi ha nominato vescovo d’Irlanda. Stavo rientrando, volevo rientrare, con tutte le mie forze, ma sono stato raggiunto da un messaggio: ero stato convocato da Papa Celestino, a Roma.

Come potrò evangelizzare l’Irlanda, dove troverò la forza di oppormi ai potenti druidi. Sono riuscito a coniugare i simboli della croce latina e della croce solare, questo mi aiuterà ma come potrò, solo, compiere l’impresa?

Sono nato nella Britannia romana come Maewyin Succat ma ora sono conosciuto come Patrizio.
Scorgo una luce in lontananza, mi avvicino, i miei compagni mi seguono. E’ una locanda, spoglia ma pulita. Ci accoglie una famiglia, si prodiga, ci offre quel che hanno, non molto, ma lo fanno con cortesia; mi accorgo però di una strana espressione negli occhi: tristezza mista a paura e a rassegnazione.

Sono stanco, siamo stanchi, andiamo a dormire. La luce dell’alba mi sveglia, e chiedo al locandiere il nome del contado. Plebis Segratensis (Pieve di Segrate) e questa è la locanda della vecchia, mi risponde l’omone in grembiule. La giornata è limpida, nei campi le piantine di trifoglio sono in piena crescita ed i meleti sono in fiore. Non v’è alcun motivo apparente che giustifichi la tristezza nei loro occhi. Decido di trattenermi con i miei compagni di viaggio per qualche tempo, per riposare e capire.

Il mio fido compagno di avventura, lo scozzese Louis McBorseight, ha capito che le acque dei fontanili, non controllate, inondano i terreni soffocando le colture di orzo. Aiutato dai villici le incanala e costruisce un grande pozzo. Tale la felicità del popolo che in segno di ringraziamento hanno organizzato una grande festa, le tavole imbandite traboccano di carne stufata e di stinco di maiale. Una strana bevanda a base di orzo e luppolo mi conferma dell’esistenza divina, le torte di mele spariscono in un lampo. Tutti gettarono una piccola moneta, dando vita ad una tradizione destinata a durare nei secoli. Suo figlio, Mata McBorseight, ogni sera, nella locanda, narrava agli avventori, poemi epici ispirati alle nostre terre d’origine, contribuendo al rifiorire degli affari ed alla nascita di nuovi amori. L’ultimo dei miei compagni, Charles O’Gealaich amplia la locanda inserendo un gioco, il billiards, che per secoli contribuì a divertire i villici. 

Ci tratteniamo per mesi ed alla fine di maggio scopriamo il motivo della tristezza: l’approssimarsi dell’annuale invasione di serpenti d’acqua che tutti gli anni rovina il raccolto.
Prego e vengo esaudito, i serpenti spariscono.

Felici di aver aiutato questa bella comunità, ripartiamo, e a fine settembre giungiamo a Baile Átha Cliath (Dublino). Passano gli anni, rivedo la mia vita e ne sono contento, altro avrei potuto fare ma tanto ho fatto. Anche in Irlanda ho scacciato i serpenti, molti pozzi portano il mio nome, le piantine di trifoglio mi hanno aiutato a spiegare il mistero della Trinità, i meleti sono tantissimi e la torta di mele è ormai specialità dell’isola. Non posso non rendere merito di tutto questo a quella piccola località nei pressi di Mediolanum.


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