COMUNICATO STAMPA
16-17-18 MARZO 2018
1a FESTA di SAN PATRIZIO di Segrate (MI)
Birra Irlandese, Bollito e Torta di Mele
3 giorni di Birra (O'hara, Oyster, Guinness, Dublin Red) spillata nel metodo tradizionale dell'isola verde, carne alla griglia, bollito e stinco di maiale, torta di mele per portare a Segrate un pezzo di Irlanda per 3 giorni! La prima Festa all'aperto del 2018, per scacciare il freddo e dare il benvenuto alla primavera!
Chiudi gli occhi ed immagina di poter varcare un cancello in provincia di Milano ed essere trasportato all'istante in Irlanda durante la famosissima Festa di San Patrizio.
Immagina di poter vedere ragazze e ragazzi vestiti con i costumi tradizionali, tavolacci e panche di legno ovunque, bicchieroni da litro di Birra irlandese tipica, il profumo del caratteristico bollito che s'alza nell'aria, il caldo sapore della torta di mele, tutto verde dappertutto!
Soltanto un sogno? No, per un intero weekend lungo, quello del 16-17-18 marzo presso il Circolino di Segrate (Via Achille Grandi 28), città alle porte di Milano che ospita una vastissima comunità irlandese, tutto questo sarà una gustosa realtà!
Musica & Balli. Sabato 17 marzo avremo l'onore di ospirtare il concerto del gruppo di Musica Irlandese AILNOK mentre domenica 18 balleremo le danze tradizionali del paese dei trifogli!.
Come raggiungere la Festa di San Patrizio di Segrate in treno e bicicletta
La festa è facilmente raggiungibile dal centro di Milano con il Passante ferroviario della metropolitana (fermata Segrate, direzione Bergamo) o pedalando fuori dal traffico lungo il Naviglio Martesana (su quella che è stata classificata come la 3a più bella pista ciclabile d'Italia) fino a Vimodrone e da lì, con un comodo raccordo ciclabile, si arriva in 10 minuti.
La festa è facilmente raggiungibile dal centro di Milano con il Passante ferroviario della metropolitana (fermata Segrate, direzione Bergamo) o pedalando fuori dal traffico lungo il Naviglio Martesana (su quella che è stata classificata come la 3a più bella pista ciclabile d'Italia) fino a Vimodrone e da lì, con un comodo raccordo ciclabile, si arriva in 10 minuti.
Come raggiungere la Festa di San Patrizio di Segrate in macchina e dove parcheggiare
Puoi anche arrivare in automobile, ma i piatti della Festa di San Patrizios sono sicuramente più gustosi se li raggiungi in modo... ecologico! Detto questo siamo vicinissimi all'uscita di Segrate della Tangenziale EST milanese, così come dalla BRE-BE-MI. Per parcheggiare: ti consigliamo il parcheggione di Via De Amicis di Segrate (da cui raggiungere la festa attraverso un veloce passaggio pedonale).
Ufficio Stampa: ilcircolino64@gmail.com - 3278989779
Puoi anche arrivare in automobile, ma i piatti della Festa di San Patrizios sono sicuramente più gustosi se li raggiungi in modo... ecologico! Detto questo siamo vicinissimi all'uscita di Segrate della Tangenziale EST milanese, così come dalla BRE-BE-MI. Per parcheggiare: ti consigliamo il parcheggione di Via De Amicis di Segrate (da cui raggiungere la festa attraverso un veloce passaggio pedonale).
Ufficio Stampa: ilcircolino64@gmail.com - 3278989779
La traduzione del prezioso manoscritto
Armagh, a.d. 457
La nebbia è fitta, l’umidità mi
entra nelle ossa, la luminosità del crepuscolo rende spettrale il
paesaggio. Piccole e deboli lame di luce riescono a trapassare la
foschia, tanto da non farmi perdere. I miei compagni di viaggio non
si lamentano ma sono stanchi anche loro.
Ripenso alla mia vita, ricca e povera
allo stesso tempo, alle persone che ho incontrato, a quello che sono
riuscito a fare ed all’immane compito che ancora mi attende. Gli
oltre cinquant’anni mi pesano.
Sono in viaggio da due anni, nella
terra che mi aspetta, l’Irlanda, troverò tribù in guerra. Le
alleanze durano lo spazio di una notte, da un tradimento all’altro,
gli O’Feur, contro O’Dafeur, gli chnothan calltainn contro i
Cruaidh, Knorr figlio di Kmer che pretende un trono non suo, il
legittimo erede è solo un bambino.
Dopo aver predicato per anni nelle mie
terre sono stato convocato da Germano, vescovo di Auxerre, che mi ha
nominato vescovo d’Irlanda. Stavo rientrando, volevo rientrare, con
tutte le mie forze, ma sono stato raggiunto da un messaggio: ero
stato convocato da Papa Celestino, a Roma.
Come potrò evangelizzare l’Irlanda,
dove troverò la forza di oppormi ai potenti druidi. Sono riuscito a
coniugare i simboli della croce latina e della croce solare, questo
mi aiuterà ma come potrò, solo, compiere l’impresa?
Sono nato nella Britannia romana come
Maewyin Succat ma ora sono conosciuto come
Patrizio.
Scorgo una luce
in lontananza, mi avvicino, i miei compagni mi seguono. E’ una
locanda, spoglia ma pulita. Ci accoglie una famiglia, si prodiga, ci
offre quel che hanno, non molto, ma lo fanno con cortesia; mi accorgo
però di una strana espressione negli occhi: tristezza mista a paura
e a rassegnazione.
Sono stanco,
siamo stanchi, andiamo a dormire. La luce dell’alba
mi sveglia, e chiedo al locandiere il nome del contado. Plebis
Segratensis (Pieve di Segrate) e questa è la locanda della vecchia,
mi risponde l’omone in grembiule. La giornata è limpida, nei campi
le piantine di trifoglio sono in piena crescita ed i meleti sono in
fiore. Non v’è alcun motivo apparente che giustifichi la tristezza
nei loro occhi. Decido di trattenermi con i miei compagni di viaggio
per qualche tempo, per riposare e capire.
Il mio fido
compagno di avventura, lo scozzese Louis McBorseight, ha capito che
le acque dei fontanili, non controllate, inondano i terreni
soffocando le colture di orzo. Aiutato dai villici le incanala e
costruisce un grande pozzo. Tale la felicità del popolo che in segno
di ringraziamento hanno organizzato una grande festa, le tavole
imbandite traboccano di carne stufata e di stinco di maiale. Una
strana bevanda a base di orzo e luppolo mi conferma dell’esistenza
divina, le torte di mele spariscono in un lampo. Tutti gettarono una
piccola moneta, dando vita ad una tradizione destinata a durare nei
secoli. Suo figlio, Mata McBorseight, ogni sera, nella locanda,
narrava agli avventori, poemi epici ispirati alle nostre terre
d’origine, contribuendo al rifiorire degli affari ed alla nascita
di nuovi amori. L’ultimo dei miei compagni, Charles O’Gealaich
amplia la locanda inserendo un gioco, il billiards, che per secoli
contribuì a divertire i villici.
Ci tratteniamo per mesi ed alla
fine di maggio scopriamo il motivo della tristezza: l’approssimarsi
dell’annuale invasione di serpenti d’acqua che tutti gli anni
rovina il raccolto.
Prego e vengo
esaudito, i serpenti spariscono.
Felici di aver
aiutato questa bella comunità, ripartiamo, e a fine settembre
giungiamo a Baile Átha Cliath (Dublino). Passano gli anni,
rivedo la mia vita e ne sono contento, altro avrei potuto fare ma
tanto ho fatto. Anche in Irlanda ho scacciato i serpenti, molti pozzi
portano il mio nome, le piantine di trifoglio mi hanno aiutato a
spiegare il mistero della Trinità, i meleti sono tantissimi e la
torta di mele è ormai specialità dell’isola. Non posso non
rendere merito di tutto questo a quella piccola località nei pressi
di Mediolanum.